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sabato 7 febbraio 2015

Intervento di Flavio Valeri (Deutsche Bank) oggi all'Assiom Forex 2015



ASSIOM FOREX 2015
Milano, 7 Febbraio 2015
Introductory Remarks
di
Flavio Valeri
Chief Country Officer Deutsche Bank


Signor Governatore, Autorità, Signore e Signori Delegati,

è un grande onore e piacere per il Gruppo Deutsche Bank e personalmente essere qui oggi e rivolgermi a voi tutti, in occasione del Congresso internazionale di Assiom Forex, che ha luogo a Milano nell’anno di EXPO.

A very warm welcome to all the international delegates. It’s a privilege to have you here in Milan. I hope that you enjoyed the Congress, that your meetings have been successful and full of interesting discussions. I am sure that by now you will agree with the NY Times that has ranked Milan as the top destination for 2015!

Ringrazio il Governatore per essere oggi con noi, l’Assessore alle Attività Produttive del Comune di Milano e il Presidente di Assiom Forex.

Il periodo storico, politico, economico e sociale in cui si svolge il Congresso di oggi è senza dubbio unico per la concomitanza dei cambiamenti in atto che stanno disegnando una nuova Europa e il settore finanziario.

Ed è proprio da questo pensiero Europeo che vorrei iniziare le mie brevi riflessioni per ricordare la natura fortemente Europea di Deutsche Bank, una banca nata nel 1870 proprio per sviluppare le relazioni commerciali tra Germania e i mercati europei.

Con riferimento specifico al nostro Paese, il legame tra Deutsche Bank e l’Italia ha origini molto profonde. Già dalla fine dell’Ottocento, Deutsche Bank costituì i primi Consorzi di Garanzia e Collocamento per i titoli del Governo italiano, di amministrazioni locali e di società ferroviarie. Al contempo, nel 1894, insieme ad altre istituzioni finanziarie mitteleuropee fece parte del nucleo fondatore della Banca Commerciale Italiana a Milano.

L’Italia è oggi per il Gruppo Deutsche Bank il principale mercato in Europa, dopo la Germania. E’ presente nel nostro Paese con tutte le principali linee di business, 650 punti vendita, (tra filiali tradizionali, sedi dedicate di promotori finanziari e financial shops per il credito al consumo), 5.500 collaboratori, un posizionamento di banca universale leader


nelle perazioni di banca d’affari e con una crescente presenza nell’attività di banca commerciale tradizionale. Siamo quindi molto fieri della nostra presenza in Italia.

Il 2015 sarà un anno importante per tutti noi. Dopo avere vissuto e superato negli ultimi anni più di una crisi: quella finanziaria anglosassone del 2008, la crescita zero su scala mondiale del 2009, la recessione nel 2012-2013, il ristagno dell’area euro nel 2014 e la recente deflazione, oggi siamo in un contesto di potenziale cambiamento.

Nell’ambito delle istituzioni finanziarie, il 2015 sarà il primo “full year” dell’Unione Bancaria. Deutsche Bank ha dato il benvenuto a questo progetto sin dalle sue prime fasi, perché siamo convinti che darà un impulso al sistema bancario Europeo, porterà a standard comuni, ridurrà la frammentazione del mercato, sosterrà l'integrazione economica e fiscale nell'area euro. E’ importante parlare un linguaggio comune e attenersi a regole condivise, affinché si possa operare con chiarezza ed efficienza in un contesto davvero europeo.

Ma il 2015 dovrebbe anche essere un anno positivo per le condizioni macro-economiche. Il nostro dipartimento di ricerca si attende una crescita globale intorno al 3,6%, con gli Usa che continueranno a crescere (+3,7%). E’ possibile che la Cina subisca un rallentamento nella sua crescita, pur rimanendo a livelli alti (+7%), mentre i paesi emergenti beneficeranno dell'accelerazione della crescita americana, restando però vulnerabili a nuovi deflussi di capitali.

Se guardiamo all’Italia, molte delle stelle si stanno allineando. L’impatto delle riforme, l’elezione del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, la politica espansiva della BCE, il cambio EUR/USD a circa 1.15, la maggiore liquidità disponibile, i tassi bassi (esemplificati dal fatto che il BTP a 10 anni rende 1,55% e il CDS a 5 anni sul governativo Italia in calo di 60 bps rispetto allo scorso anno, il BOT a 6 mesi rende 0,16%) e il prezzo del petrolio che ha toccato un minimo di 48 USD/barile, avranno un impatto positivo sul PIL, le cui stime oscillano attorno al mezzo punto percentuale. I primi segnali empirici di ripresa sono incoraggianti. I dati recenti delle immatricolazioni delle automobili e l’aumento




dell’indice manifatturiero Pmi, che risultano migliori delle stime degli analisti e in linea con l’andamento dell'Eurozona, ne sono la prova. Anche nel mercato creditizio italiano, abbiamo assistito negli ultimi mesi del 2014 a una svolta positiva, con domanda e volumi in graduale aumento, e un contestuale rallentamento dei nuovi ingressi tra i crediti deteriorati.

Per tutti noi, istituti finanziari, è immaginabile che nel 2015 uno dei temi principali sarà il “Fintech”, cioè l’imponente rivoluzione digitale con la quale le banche dovranno confrontarsi. L’influsso di una maggiore “cognitive diversity”, anche da parte di nuovi operatori, renderà la nostra industria più dinamica e rappresenterà al contempo la sfida più significativa che ci attende, in ambito gestionale e di mercato. La nuova offerta digitale già spazia dai pagamenti, ai cloud informativi, ai prodotti di risparmio e deposito, al trading di titoli, al peer-to-peer, al direct lending. Questo cambiamento è in atto ora e avrà un fortissimo impatto sui nostri business model. Starà a noi avere la capacità di gestire questo cambiamento digitale e di coglierne tutte le grandi opportunità di sviluppo.

Vi ringrazio per l’attenzione e auguro a tutti voi un buon proseguimento dei lavori.

***
Deutsche Bank è una delle principali banche universali con presenza globale che pone il cliente al centro; conta circa 3 mila filiali e 100 mila dipendenti in oltre 70 Paesi. Fondata a Berlino nel 1870 per promuovere le relazioni commerciali tra la Germania e i mercati internazionali, Deutsche è il primo istituto di credito tedesco, con posizioni di primo piano in Europa. La Banca vanta, inoltre, un posizionamento fortemente competitivo anche in Nord America e nei principali paesi emergenti, in particolare in Asia. L’Italia rappresenta il suo primo mercato europeo (dopo la Germania). Con circa 4 mila dipendenti, 650 punti vendita sul territorio nazionale e 1.550 promotori finanziari, l’Istituto è tra i più importanti gruppi internazionali presenti in Italia, dove opera sia come banca commerciale sia come banca di investimento. www.db.com/italia
Segui il Congresso Assiom Forex sull’account Twitter di Deutsche Bank: @deutschebankIT #AssiomForex

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